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Complotti ed emarginati

parte 3

2° caso: le teorie del complotto del genere “intrattenimento”

27 giugno 2004

[l’originale è qui ]


La seconda categoria è quella delle teorie del complotto del genere “intrattenimento”; si tratta di un tipo di teorie del complotto che non generano rabbia perché non incolpano nessuno per alcunché. Per esempio, una teoria del complotto popolare afferma che sono creature provenienti da altri pianeti a realizzare i cerchi nel grano nei campi delle nostre fattorie; potremmo chiamarla la teoria del complotto dei cerchi nel grano perché afferma che il governo statunitense nasconderebbe informazioni sugli alieni che realizzerebbero questi schemi geometrici nei campi delle nostre fattorie.

A differenza delle teorie del complotto del genere “strappa-lacrime” che ci incoraggiano a dispiacerci per noi stessi, con le teorie del complotto del genere “intrattenimento” non ci si imbroncia; non ci sono nemmeno vittime in esse e quindi queste teorie del complotto sostanzialmente non generano rabbia.

Ad alcuni non importa se si tratta di bufale!

Alcuni di coloro che credono alla teoria del complotto dei cerchi nel grano ammetteranno che i cerchi nel grano sono una bufala [cioè sono realizzati da esseri umani, e da non alieni, ndt], ma la cosa non importa loro perché trovano interessante fantasticare che sarebbero stati gli alieni a realizzarli.

Potete notare questo tipo di atteggiamento nel caso dell’astrologia, dei film di Hollywood, e del wrestling. Molti di coloro che leggono gli oroscopi ammettono che probabilmente l’astrologia è un’assurdità, ma leggeranno gli oroscopi comunque perché li considerano un intrattenimento. Molti si rendono conto anche che le scene dei film di Hollywood e del wrestling professionale sono preparate in anticipo, ma a milioni di persone piacciono comunque. E notate che la maggior parte della gente leggerà la propria sorte nei loro dolcetti Chinese Good Fortune (*), anche se nessuno crede che si tratti di predizioni reali.

Potete notare questo comportamento anche nel caso delle lotterie. La prima volta che l’ho notato è stato anni fa quando una mia collega che andò a pranzare a un punto di ristoro McDonald’s ricevette un qualche tipo di biglietto di una lotteria. McDonald’s stava regalando premi, quali un hamburger o un bicchiere di gassosa, e il premio maggiore era qualcosa di più consistente, come mille dollari o un televisore.

Non ricordo il premio, ma che questa mia collega disse a un altro impiegato che cosa avrebbe fatto se avesse vinto il premio maggiore. Mi domandai che cosa le facesse pensare di vincere il premio maggiore e così presi il suo biglietto della lotteria e guardai quali fossero le probabilità di vincita nel retro. Quando ho notato che le probabilità di vincere il premio massimo erano estremamente ridotte, sull’ordine di 1 su 100 milioni, risi e iniziai a leggere quali fossero le probabilità a tutti i presenti nella stanza.

Mi disse di smetterla; la guardai e assunsi che cercasse di essere divertente, e quindi continuai a leggere. Si precipitò su di me e mi strappò di mano il biglietto. Si arrabbiò veramente mentre lessi le probabilità. Mi spiegò di non avere mai guardato quali fossero le probabilità e di non volerlo sapere; voleva fantasticare di vincere il premio maggiore e non voleva che facessi scoppiare con uno spillo quella sua bolla di sogni.

Questa stessa situazione si verifica con queste teorie del complotto del genere “intrattenimento.” Questo tipo di teorie del complotto attraggono le persone invece che alterarle. Molti vogliono credere a queste teorie del complotto perché piace loro fantasticare; alcuni di loro poi si alterano se dite loro che queste teorie del complotto sono bufale.

(*) I Chinese Good Fortune sono un tipico dolcetto cinese con messaggio sorpresa sulla propria sorte all’interno, ndt.

L’esperimento Philadelphia

Alcune di queste teorie del complotto sono talmente divertenti che mi domando se non siano state inventate da qualche comico di Hollywood. La mia favorita al momento è la teoria del complotto dell’esperimento Philadelphia, secondo la quale negli anni 1940 la marina militare statunitense avrebbe iniziato a sperimentare con macchine che viaggiano nel tempo e con dispositivi che renderebbero le cose invisibili. Presumibilmente la marina militare statunitense complotterebbe per tenere segreta questa tecnologia.

Questa tecnologia potrebbe spiegare perché gli statunitensi non hanno mai trovato le armi di distruzione di massa in Iraq [sarcastico, ndt]. A quanto pare, anche Saddam Hussein avrebbe avuto questa tecnologia e quindi avrebbe reso invisibili tali armi o le avrebbe spedite nel futuro. Ho idea che anche Osama Bin Laden potrebbe avere questa tecnologia che permetterebbe di rendere invisibili le cose [di nuovo, sarcastico, ndt].
Un sito internet sull’esperimento Philadelphia