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Perché alcuni individui sono disposti a scatenare disordini per Rodney King o per Trayvon Martin, ma non per Whitney Houston? (*)

16 luglio 2013

[l’originale è qui ]


Il motivo è che l’ammirare un certo individuo piuttosto che un altro dipende dalla propria personalità e precisamente da quanto essa è affine a quella dell'individuo ammirato; conseguentemente, la tipologia di coloro che vi ammirano dà un’indicazione delle vostre qualità. Gli ammiratori di Trayvon Martin (**) sono più violenti degli ammiratori della Houston. Qui sotto trovate un’immagine che li potrebbe rappresentare. E, ovviamente, i mezzi di comunicazione di massa non vogliono proteste per la morte di Whitney Houston o di Michael Jackson (***).

[In figura: Uccidete per Trayvon / Siamo tutti Trayvon Martin! Non Whitney Houston! / La morte di Trayvon è stata una tragedia, non quella di Michael Jackson! / 1 milione di persone vogliono giustizia per Trayvon / Scatenate disordini per Rodney King! Un vero eroe di colore! / Io (amo) la schifezza umana tra i neri! / Chi se ne importa di Whitney Houston? / Difendiamo i brutti ceffi tra i neri! / Stanno ammazzando la nostra spazzatura umana tra i neri! / Uccidete i bianchi!]

(*) Si noti che Rodney King, Trayvon Martin, Whitney Houston, e Michael Jackson sono accomunati dall'essere tutti afroamericani, ma di questi 4 solo gli ultimi 2 sembrano essere state persone rispettabili. Come discusso in questo articolo e nel filmato False Flag Operations for Dummies — Operazioni a bandiera falsa per i negati , il 3 marzo 1991 Rodney King, uno statunitense di colore, che guidava ubriaco un’automobile con a bordo 2 passeggeri, fu intercettato dalla polizia mentre viaggiava oltre il limite massimo di velocità consentita. Rodney però anzicché accostare si diede alla fuga costringendo la polizia a un inseguimento stradale. Alla fine la sua automobile fu fermata, ma mentre gli altri passeggeri obbedirono agli ordini della polizia, Rodney King oppose resistenza. La polizia perse le staffe e lo picchiò violentemente. La scena del pestaggio fu filmata da terzi e il relativo filmato fu trasmesso insistentemente dai mezzi di comunicazione di massa manovrati dagli ebrei nel tentativo poi riuscito di scatenare conflitti razziali, facendo intendere che Rodney King fu fermato e picchiato solamente perché nero, omettendo di raccontare l’antefatto. Pompata dai mezzi di comunicazione di massa, la comunità afroamericana di Los Angeles seguiva nervosamente il processo a quei poliziotti per quel pestaggio che considerava gratuito. Il processo appositamente fu spostato in un distretto "bene" nel quale i bianchi rappresentano la stragrande maggioranza; entrambi i giudici erano massoni, e quindi agli ordini della rete criminale giudaica. Quei poliziotti furono prosciolti e ne risultò una sommossa, senza senso e a presunto sfondo razziale, scoppiata nella città di Los Angeles dal 29 aprile 1992 al 4 maggio 1992, che vide la comunità afroamericana del posto darsi ad atti di vandalismo anche contro il proprio quartiere. Si noti però che, secondo alcune testimonianze, ci furono individui da fuori (agenti della rete criminale giudaica?) alcuni dei quali incitarono lo sciacallaggio ai danni di varie proprietà, mentre altri di loro tallonavano gli sciacalli e davano fuoco in modo professionale agli edifici appena derubati, per poi sparire subito dopo. In questo caso la rete criminale giudaica approfittò del pestaggio di Rodney King per istigare conflitti razziali negli USA; a tutti gli effetti la comunità afroamericana, senza rendersene conto, fu strumentale alla cosa, ndt.
(**) Il 26 febbraio 2012, a Sanford, in Florida, George Zimmerman, un 28enne ispanico di razza mista, ha sparato a Trayvon Martin, un 17enne afroamericano, uccidendolo. Poco prima, Zimmerman cordinatore di un gruppo di pattugliamento di quella zona residenziale, aveva chiamato la polizia perché insospettito dal comportamento di Martin. La polizia arrivò poco dopo la sparatoria; Zimmerman, che riportava lesioni alla testa, fu portato in commissariato dove fu interrogato a lungo; successivamente fu rilasciato perché il suo fu ritenuto un caso di legittima difesa. Qualche settimana dopo i mezzi di comunicazione di massa martellarono il pubblico con informazioni tendenziose, omettendo alcuni dettagli critici, facendo in modo che Zimmerman fu processato con l’accusa di omicidio. Il 13 luglio 2013 però Zimmerman fu prosciolto dalla giuria. Hufschmid sospetta che Zimmerman, insospettito, tenne sotto osservazione Martin e poi lo fermò, forse afferrandolo, ritenendo che un adolescente non si sarebbe messo a lottare contro un adulto e sarebbe scappato. Martin però, più grosso e più agile, potrebbe avere reagito picchiando Zimmerman e ferendolo alla testa. Zimmerman potrebbe avere temuto il peggio e avrebbe sparato a Martin, provocandone così la morte. Hufschmid ha pubblicato alcuni suoi commenti su questa vicenda in questo articolo del 14 luglio 2013, ndt.
(***) Con ogni probabilità sia Michael Jackson che Whitney Houston sono stati uccisi dalla rete criminale giudaica, come spiegato nei relativi articoli segnalati nel testo, ndt.