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Contro il World Trade Center sono stati usati anche missili all’uranio impoverito?

di Christopher Bollyn

23 ottobre 2004

[l’originale è qui ]

Fotografia sottostante: Tre fotografie dell’oggetto misterioso che brucia dopo aver attraversato la torre Sud. La fiamma bianca nella fotografia grande è quasi di colore bianco puro, e lascia una scia scura. Questo modo di bruciare fa venire in mente un penetratore all’uranio impoverito?

 
Dave vonKleist, nel suo filmato 911: In Plane Site, esamina le prove filmate e mostra che c’era un lampo bianco [subito] prima che il volo 175 della United Airlines e il volo 11 dell’American Airlines colpissero le torri.

Nel caso della torre sud, il filmato di vonKleist mostra il lato inferiore dell’aereo, visto da quattro telecamere e angolature differenti, con un pod (*) cilindrico e un oggetto bianco misterioso sparato dal pod [subito] prima che l’aeroplano colpisse la torre. Questo oggetto colpisce la torre prima dell’aereo, generando un lampo luminoso.

Un lampo bianco simile può essere visto nel filmato, ripreso dai fratelli Naudet, del volo 11 che si schianta contro la torre nord.

I lampi bianchi sono simili a quelli che si vedono quando i penetratori all’uranio impoverito colpiscono un bersaglio. L’uranio impoverito è un materiale spontaneamente piroforico, ovvero che si infiamma quando raggiunge il bersaglio, generando calore quando esplode.

Se i missili all’uranio impoverito hanno preceduto gli impatti dei voli 175 e 11, allora ci si domanda che cosa sia accaduto ai penetratori all’uranio impoverito? Ci si aspetterebbe che abbiano attraversato le torri, proseguendo nelle strade di New York o negli altri edifici.

A meno che non abbiano colpito oggetti sufficientemente densi da fermarli, dovrebbero aver continuato attraverso gli edifici, per finire proiettati fuori, lasciandosi indietro le fiamme e i detriti; dopotutto, l’uranio è 1,7 volte più denso del piombo.

Una fotografia presente nel libro Painful Questions di Eric Hufschmid [a pagina 39] mostra due oggetti che passano attraverso la torre sud, lasciandosi indietro le fiamme. Uno di loro mostra le caratteristiche dell’uranio che brucia [vedere sotto].

Nella fotografia principale, che si vede sotto, sono visibili due oggetti che attraversano la torre sud. Uno è nero e lascia una scia fumosa bianca; l’altro brucia con una fiamma bianca e lascia una scia nera.

Il colore della fiamma e il colore degli ossidi [fumo] sono importanti. Il colore della fiamma indica la sostanza che brucia e la sua temperatura. La fiamma bianca luminosa è indicativa di un metallo reattivo, quale il magnesio o l’uranio.

L’American Free Press (**) ha contattato Marion Fulk, un ex-scienziato che lavorava al laboratorio Lawrence Livermore National Lab, per chiedere informazioni sulle due fotografie riportate qui sotto. Dopo aver studiato le fotografie, l’AFP ha chiesto a Fulk se l’oggetto nella fotografia potesse essere di uranio.

“Sì,” ha detto Fulk, “È possibile.”

Quando gli è stato chiesto se il fumo nero potesse essere composto da ossidi di uranio, Fulk ha detto: “Sì, potrebbe essersi trattato di ossido di uranio.”

Fulk ha proseguito descrivendo il verde oliva “sporco,” il marrone, e il nero delle 21 fasi differenti dell’ossido d’uranio quando brucia.

La separazione tra l’oggetto che brucia e la scia di fumo nero è stata spiegata da Leuren Moret, geo-scienziato ed esperto internazionale di radiazione, che ha detto che quella separazione si forma dove il gas di uranio e i vapori sono talmente caldi da essere ancora invisibili. I vapori, raffreddandosi, condensano in ossidi di uranio visibili.

Quando gli è stato chiesto come un pezzo di uranio potesse bruciare a temperatura tanto alta, Moret ha spiegato che parte dell’energia cinetica si converte in calore.

Se si trattasse di un penetratore di uranio impoverito, potrebbe spiegare quanto sostenuto da Moret secondo cui le macerie del World Trade Center erano radioattive.

Sono stati utilizzati missili all’uranio impoverito per incendiare il carburante negli aeroplani per creare esplosioni spettacolari che sarebbero state utilizzare per spiegare la demolizione pianificata in anticipo delle torri gemelle?

(*) Secondo l’ipotesi del pod, ovvero baccello, gli aerei che si sono schiantati nelle torri del World Trade Center portavano sotto le ali strutture simili a grossi baccelli.
(**) Questo articolo è stato scritto quando Christopher Bollyn lavorava per l’American Free Press, prima che si rendesse conto che si trattava di un giornale manovrato dagli ebrei criminali.

Prove filmate dell’impiego di uranio impoverito nell’attentato dell’11 settembre

Nell’ottobre 2004 all’incontro di Los Angeles Christopher Bollyn ha presentato le prove che hanno smontato la versione ufficiale degli eventi dell’11 settembre 2001.

Ha mostrato il seguente filmato sul possibile uso dell’uranio impiegato nell’attacco al World Trade Center e al Pentagono:
ForBollynsSpeech23Oct2004.wmv

La fotografia qui sotto che riprende la ripulitura del Pentagono mostra le lunghe procedure di decontaminazione che sono state seguite dopo l’attentato dell’11 settembre. Tali procedure e precauzioni non sono state prese al World Trade Center. Che cos’è che preoccupava tanto chi era sulla scena dell’attacco al Pentagono?

Il sito era molto caldo a causa dell’uranio impoverito?


Importante:

Christopher Bollyn e famiglia sono MIA (*)

La mia risposta è qui 

Nota: non so che fine facciano i soldi che donate a Bollyn, sia direttamente, che acquistando il suo libro! Christopher scriveva articoli gratis, finanziandosi con la vendita del suo libro per bambini ABC book e con le donazioni. Il suo bellissimo ABC book è descritto qui .

Fate circolare i collegamenti telematici ai suoi articoli e cercate di trovare più persone che si uniscano a noi nella nostra lotta per esporre la corruzione. Non permettere “loro” di eliminarci tutti! Mostrate che tutto ciò vi importa!

(*) MIA, ovvero “Missing in Action,” si traduce in “disperso in un’azione di guerra.”