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Netanyahu e la connessione israeliana agli attentati del 7 luglio 2005 a Londra

Chi sono i veri registi di quell'attentato terroristico a Londra?

di Christopher Bollyn
31 agosto 2006

[l'originale è qui ]

Benjamin Netanyahu, il politico israeliano del partito di estrema destra Likud è figlio di uno dei sionisti più estremisti - suo padre è stato segretario personale di Ze'ev Jabotinsky, il padre del partito militante denominato partito revisionista sionista.

La dottrina Jabotinsky-Netanyahu del sionismo e della pulizia etica è senza dubbio l'ideologia più militante e razzista al mondo.

Bibi Netanyahu, dagli anni 1980 autore di libri che promuovono la "guerra al terrorismo" è anche l'architetto ideologico della dottrina della guerra al terrorismo. Nella fotografia qui sopra Netanyahu (a sinistra) si fa una risata con il criminale di guerra, macchiatosi di genocidio, Ariel Sharon.

Informazioni sulle brigate e della dottrina di Netanyahu qui:
truth-and-justice.info/origwat.html#brig

La stampa manipolata accusa mussulmani nativi della Gran Bretagna di aver perpetrato l'attentato terroristico dinamitardo di Londra.

Ma quei ragazzi pakistani di Leeds erano architetti del terrorismo – o meramente fantocci inconsapevoli?


Figure politiche di lunga data sia britanniche che statunitensi e israeliane, personaggi chiave in quella guerra artificiale denominata "guerra al terrorismo" – oltre che la stampa che in verità non è affatto indipendente – accusano "terroristi islamici" per aver perpetrato l'attentato terroristico dinamitardo a Londra del 7 luglio 2005 che ha ucciso 56 persone.

Addossare la colpa a musulmani nati in Gran Bretagna e di discendenza pakistana ha infiammato l'opinione pubblica contro i mussulmani che vivono in Gran Bretagna. Le accuse contro i quattro sospetti rimangono infondate mentre i fatti suggeriscono che quell'attentato è stato un'operazione terroristica artificiale "a bandiera falsa" perpetrata dal servizio segreto di un qualche stato.

Perfino prima che il fumo si fosse schiarito, il USA Today, un giornale con connessioni con la CIA, addossava la responsabilità dell'attentato a"terroristi islamici."

La prima frase dell'articolo in prima pagina dell'edizione dell'8 luglio 2005 di quel giornale puntava l'indice contro i militanti islamici, prima che venisse identificato qualche sospetto. Le quattro esplosioni, riporta l'articolo, "sembrano, secondo alcuni funzionari, un'operazione di terroristi islamici affiliati agli autori dell'attacco dell'11 settembre 2001."

Jack Straw [ebreo, ndt], il segretario britannico agli esteri [nel testo, British Foreign Secretary] e il primo ministro britannico Tony Blair furono tra i primi ad addossare la colpa a terroristi islamici. "Ha il marchio di un attacco con connessioni ad al-Qaeda," ha detto Straw.

Da quando è avvenuto quell'attentato la British Broadcasting Corp. (BBC) e altri mezzi di comunicazione di massa, hanno accettato come fatti quelle che sono accuse non provate. Partendo da quest'assunto dibattono sul come mussulmani nati in Gran Bretagna possano commettere atrocità così insensato contro i loro concittadini britannici. Tuttavia ci si chiede raramente chi siano in verità gli autori di quel crimine.

I giovani sospettati della città di Leeds non calzano il profilo dei terroristi che hanno perpetrato quegli attentati dinamitardi a caso e insensati. Questi giovani mussulmani, ben integrati e con figli piccoli, uno dei quali con la moglie incinta, sembrano essere stati utilizzati come "muli" inconsapevoli in una sinistra operazione "a bandiera falsa."

Articoli notiziari apparsi sulla stampa britannica suggeriscono che questi giovani siano stati raggirati e ingannati nel prendere parte al piano di quell'attentato credendo di trasportare pacchi innocenti di profumo, ignari che una mano ha inserito di nascosto nei loro zaini alcune bombe letali.

"I dinamitardi di Londra potrebbero essere stati ingannati nel farsi ammazzare," ha scritto Jeff Edwards del The Daily Mirror." Le prove sono schiaccianti: i terroristi hanno comprato biglietti di andata e ritorno, hanno pagato e messo in vista i bollini per il parcheggio prima di salire a bordo di un treno da Luton a London. Nessuno di loro è stato sentito esclamare 'Allah Akhbar!' – 'Allah è grande' – le parole pronunciate di solito da chi commette attentati dinamitardi suicidi poco prima di far detonare le bombe."

"I loro dispositivi si trovavano in grossi zaini che avrebbero potuto facilmente essere abbandonati a terra invece che essere tenuti addosso. Avevano con sé il portafoglio contenente la patente di guida, le carte di credito e altri oggetti personali. Gli attentatori suicidi solito si spogliano del materiale che permette di identificarli," ha fatto notare Edwards.

DINAMITARDI PROFUMATI

Nei giorni precedenti l'attentato, Jermaine Lindsay, di 19 anni, uno dei dinamitardi suicidi, spese quasi 2.000 dollari in profumi costosi comprati in vari negozi. Secondo alcuni "esperti" di terrorismo, i terroristi pensavano che i profumi a base di alcool avrebbero agito come il napalm mentre i relativi contenitori metallici come schegge di una granata.

"I notiziari britannici sui dinamitardi suicidi sembrano copioni di commedie," ha detto Eric Hufschmid, l'investigatore dell'attentato dell'11 settembre e del terrorismo, all'American Free Press (*). "Adesso si aspettano che consideriamo l'ipotesi che questi terroristi abbiamo collocato costosi contenitori di profumi attorno alle bombe. Gli aspetti ridicoli di questi dinamitardi suicidi potrebbero indicare tuttavia che fossero 'utili idioti.'"

"Forse questi quattro giovanotti sono stati ingannati nel pensare di aver acquistato profumi per qualche controllo di qualità o che stavano controllando il rendimento lavorativo degli commessi dei negozi," ha detto Hufschmid. "Dopo aver ricevuto il pagamento per l'acquisto dei profumi, sono si sono fidati di più dei loro 'datori di lavoro,' e quindi erano tranquilli nel consegnare la mattina del 7 luglio pacchi marcati 'Non aprire.' Non avrebbero mai sospettato che qualcuno avrebbe fatto detonare le bombe contenute nei loro zaini azionandole con un telefono cellulare mentre erano a bordo di treni [metropolitani]."

Tutta una serie di indizi suggerisce che l'attentato è stato un'operazione "a bandiera falsa" sofisticata perpetrata dagli architetti della "guerra al terrorismo." Tali attacchi terroristici artificiali sono finalizzati a plasmare l'opinione pubblica in modo che supporti le attuali guerre di aggressione e occupazione degli stati mussulmani e arabi. Gli architetti di questo terrorismo cercano di infiammare l'opinione pubblica contro i mussulmani per avanzare il loro "scontro di civiltà."

L'attentato a Londra è riuscito a ottenere questo risultato. Perché però mussulmani nati in Gran Bretagna avrebbero dovuto voler perseguire un piano che danneggia principalmente la loro comunità? Perché nessuno ha rivendicato l'attentato? E perché terroristi islamici avrebbero voluto uccidere persone innocenti che lavorano invece che bersagli specifici?

Quel giorno il ministro delle finanze israeliano Benjamin Netanyahu stava nell'albergo situato sopra la zona sulla linea Piccadilly della metropolitana, vicino a Russell Square, dove c'è stata una delle esplosioni.

Benjamin Netanyahu, il politico israeliano del partito di estrema destra Likud, è uno degli architetti della "guerra al terrorismo." Dagli anni 1980 ha scritto libri che spronano le democrazie occidentali a muovere guerra contro le nazioni arabe e mussulmane. L'invasione e l'occupazioni dell'Iraq capeggiata dagli USA sono esattamente il tipo di azione militare invocata da Netanyahu dal 1985.

Dopo l'attentato, Ariel Sharon, primo ministro israeliano, ha telefonato definendo quell'attacco un "crimine feroce." "Non possono esserci compromessi con il terrorismo, il quale è diventato la minaccia principale che il mondo libero si trova ad affrontare," ha detto Sharon, equiparando Israele al "mondo libero."

(*) Quando scrisse quest'articolo Christopher Bollyn lavorava per l'American Free Press, prima di rendersi che quel giornale era nelle mani della rete criminale giudaica, ndt.

CHI SAPEVA?

Secondo notiziari israeliani e dell'Associated Press (AP), Scotland Yard e l'ambasciata israeliana vennero avvisate dell'attacco imminente.

"La polizia britannica aveva comunicato all'ambasciata israeliana a Londra pochi minuti prima delle esplosioni di giovedì di aver ricevuto avvertimenti di possibili attentati nella città, ha affermato un alto funzionario israeliano"; ne ha dato notizia a mezzogiorno del 7 luglio Amy Triebel, uno scrittore dell'AP a Gerusalemme. Ma chi aveva avvertito Scotland Yard?

"L'ambasciata israeliana a Londra venne avvisata in anticipo; come conseguenza, il ministro delle finanze [israeliano] Benjamin Netanyahu rimase in albergo, all'interno della sua camera," stando a quanto riportato dalla stampa israeliana. La fonte dell'avvertimento alla polizia britannica non è stata rivelata. Netanyahu si trovava a Londra per parlare a una conferenza per promuovere gli investimenti in Israele.

L'8 luglio l'Israeli Army Radio [l'emittente radiofonica operata dalle forze armate israeliane, ndt] ha riportato che Scotland Yard aveva ricevuto avvertimenti da parte di qualche servizio segreto dell'imminenza di quegli attacchi.

Se l'attentato di Londra è stato perpetrato da una cellula terroristica islamica domestica, chi ha informato Scotland Yard?

"Le esplosioni multiple e simultanee che hanno avuto luogo oggi nel sistema di trasporto londinese sono il lavoro di individui con una capacità operativa di ampio respiro," ha scritto Efraim Halevi nel The Jerusalem Post il 7 luglio.

Halevi come faceva a sapere che le esplosioni erano simultanee? Non si è saputo che le esplosioni sotterranee [nella metropolitana, ndt] sono avvenute simultaneamente fino a che le autorità britanniche non hanno riportato questa loro scoperta il giorno 9 luglio. Fino a quel momento si pensava che le tre bombe esplose nella metropolitana fossero state detonate alle ore 7:51, 7:56 e alle 8:17 della mattinata.

Come per l'attentato dell'11 settembre e altri attacchi terroristici "a bandiera falsa," l'attentato a Londra è avvenuto durante un'esercitazione su larga scala che simulava proprio un attacco terroristico che avesse avuto luogo esattamente nei tempi e luoghi delle esplosioni avvenute veramente.

Peter Power, ex-dipendente di alto livello di Scotland Yard di cui è stato membro della divisione anti-terrorismo, ha detto alla BBC 5 e a ITV News che la sua azienda, la Visor Consulting, stava facendo "esercitazioni che simulavano una situazione di emergenza," con un'azienda privata che non ha nominato.

L'esercitazione si basava su uno scenario "quasi identico" a quello dell'attacco terrorista che è poi avvenuto veramente, ha detto Power.

Power ha descritto la simulazione di "attacchi simultanei a una stazione della metropolitana che è anche uno snodo principale dei mezzi di trasporto pubblici" e di "bombe che esplodevano esattamente nelle stazioni ferroviarie" in cui sono effettivamente avvenute le esplosioni.

"Ci sono stati alcuni secondi in cui il pubblico non capiva se si trattasse della simulazione o della realtà," ha detto. Power ha suggerito su ITV che l'azienda non nominata che aveva preso parte all'esercitazione basata sullo scenario di un attentato terroristico era preoccupata che gli edifici e le banche degli ebrei potessero essere colpiti.

L'AFP ha contattato Visor Consultants, il sindaco della City di Londra, Scotland Yard e l'autorità responsabili del sistema di trasporto chiedendo quale fosse l'identità della ditta non nominata e coinvolta nell'esercitazione che simulava un attentato terroristico.

Un candidato probabile è l'azienda israeliana International Consultants on Targeted Security (ICTS) International N.V., un'azienda specializzata nella sicurezza nel settore dell'aviazione e del trasporto diretta da "ex-funzionari delle forze armate, veterani dei servizi segreti governativi e di ditte addette ai controlli di sicurezza [tutti israeliani]."

Menachem Atzmon, condannato in Israele nel 1996 per aver messo in piedi una truffa finanziaria, e il suo socio in affari Ezra Harel, hanno preso in gestione i controllo della sicurezza all'aeroporto Logan di Boston nel 1999 tramite la Huntleigh USA, una filiale della ICTS. Atzmon, fino alla sua condanna del 1996, era presidente dell'Israel Development Fund [letteralmente, Fondo sviluppo di Israele] (IDF), una fondazione statunitense esentata dal pagamento delle tasse che convogliava illegalmente denaro al partito Likud di Sharon e Netanyahu, secondo quanto affermato dall'autore Anton Chaitkin.

Harel ha lo stesso cognome di Isser Harel, il co-fondatore del Mossad, il servizio segreto israeliano, e il primo direttore dello Shin Bet, l'agenzia addetta al controllo della sicurezza domestica [di Israele].

Atzmon e Harel erano detentori della quota di maggioranza dell'ICTS. L'azienda di quel criminale condannato del Likud [che è Atzmon] era responsabile della sicurezza dell'aeroporto Logan, ha scritto Chaitkin – incaricata di verificare la validità dei passaporti e dei visti, ispezionare le merci e controllare i passeggeri – quell'11 settembre 2001 quando due aeroplani [il volo 11 dell'United Airlines e il volo 175 dell'American Airlines, ndt] decollati da quell'aeroporto vennero dirottati e demolirono le torri del World Trade Center a New York. L'ICTS aveva anche preso in gestione il controllo della sicurezza dell'aeroporto di Newark [da cui decollò il volo 93 dell'United Airlines che si schiantò nei pressi di Shanksville, in Pennsylvania].

A giugno, a una fiera commerciale l'ICTS ha presentato il suo "pacchetto completo, sviluppabile, adattabile alle esigenze e implementabile in modo modulare, per la sicurezza nei settori ferroviari e del trasporto pubblico."

"L'ICTS International, o una delle sue filiali, era coinvolta nell'esercitazione basata sullo scenario di un attentato terroristico praticamente identico a quello effettivamente avvenuto quello stesso giorno, il 7 luglio, a Londra?" ha chiesto l'AFP a Petra Snoek, portavoce dell'ICTS nei quartieri generali ad Amstelveen, in Olanda.

"Con la presente la informo che l'ICTS International non opera negli U.K.," ha scritto Snoek.

L'ICTS International tuttavia ha una filiale in Gran Bretagna, la ICTS U.K. Ltd., situata a Londra nella zona Tavistock House South, precisamente il luogo in cui quel 7 luglio un autobus a due piani fu bersaglio di un attentato dinamitardo. Una persona addetta all'accoglienza clienti [nel testo, receptionist] della ICTS U.K. Ltd. ha detto che l'ufficio della sua ditta era temporaneamente chiuso a causa dei danni subiti nell'attentato dinamitardo e ha confermato che in effetti la sua l'azienda faceva parte dell'ICTS International.

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(*) MIA, ovvero "Missing in Action," si traduce in "disperso in un'azione di guerra."