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Un documentario della BBC dimostra che Rachel Corrie è stata uccisa dalle forze armate israeliane

di Christopher Bollyn
27 novembre 2003

[l'originale è qui ]

La BBC ha prodotto un filmato notevole sull'uccisione di tre attivisti pacifisti internazionali da parte delle forze armate israeliane nei territori occupati della Striscia di Gaza. Le prove fornite sotto forma di filmato suggeriscono in modo deciso che la cittadina statunitense Rachel Corrie - e due attivisti britannici - sono stati assassinati.

Il documentario della BBC non sembra reperibile su internet.

Questa biblioteca australiana afferma di possederne una copia.

La scorsa primavera, nell'arco di sette settimane, due attivisti pacifisti, uno britannico e una statunitense, sono stati uccisi dall'esercito israeliano a Rafah, una città palestinese all'estremità meridionale della Striscia di Gaza. Un secondo cittadino britannico è stato lasciato in uno stato di morte cerebrale dopo che gli è stato sparato alla testa. L'esercito israeliano è stato incolpato, nei primi due di casi, di omicidio, mentre il terzo caso è stato considerato "tentato omicidio."

Il 16 marzo una ruspa delle forze armate israeliane ha schiacciato la 23enne attivista pacifista Rachel Corrie, la prima dei tre a morire, mentre cercava di impedire che quel mezzo meccanizzato demolisse l'abitazione di un medico palestinese.


L'11 aprile il fotografo britannico Tom Hurndall, di 22 anni, venne lasciato in uno stato di morte celebrale dopo che un soldato israeliano gli ha sparato alla testa. Il 2 maggio un cecchino israeliano spara a James Miller, cineoperatore di 34 anni, che stava uscendo da una casa con altri due giornalisti.

Un programma televisivo di 50 minuti molto "incisivi", prodotto e mandato in onda di recente dalla British Broadcasting Corporation (BBC), ha indagato su questi tre omicidi, fornendo prove cruciali in forma di filmati. "Si tratta di omicidio," ha affermato un soldato israeliano dopo aver visto lo spezzone tratto dal filmato tratto When Killing is Easy [letteralmente, Quando uccidere è facile].

When Killing is Easy è stato mostrato 4 volte a un pubblico di tutto il mondo sul canale televisivo commerciale BBC World il 22 e il 23 novembre. Il programma è stato trasmesso anche da alcune televisioni via cavo negli Stati Uniti.

I tre osservatori internazionali sono morti, o quasi, per mano dei militari israeliani tra metà marzo e la prima settimana di maggio. Hurndall è stato colpito alla testa mentre teneva tra le braccia un bambino palestinese che era stato freddato dal fuoco israeliano. Hurndall oggi è cerebralmente morto e tenuto in vita da macchinari.

Il padre di Tom, Anthony, è avvocato e lavora a Londra, nella City. Dopo sei settimane di indagini è giunto alla conclusione che la sparatoria da parte delle forze armate israeliane di cui è stato vittima il figlio è, ha dichiarato, "un caso di tentato omicidio. Se Tom morirà, il che è probabile, si tratterà di omicidio" (*).

Jocelyn Hurndall [la madre di Tom, ndt] ha scritto al giornale britannico The Guardian dopo che un assegno del governo israeliano di 12.000 dollari, che era stato spedito alla famiglia Hurndall per coprire "una parte delle spese [mediche] sostenute," è stato respinto [quando si è cercato di incassarlo]. L'assegno del governo israeliano infatti, quando finalmente, dopo cinque mesi di negoziazioni con la famiglia Hurndall, è arrivato, non è stato "onorato" dalla Banca d'Israele, ha scritto Hurndall. Il motivo addotto è stato "fondi insufficienti."

Secondo le prove fornite nel film di Sweeney, il rapporto dell'IDF (**) su quella sparatoria di cui fu vittima Hurndall è completamente sbagliato a proposito del luogo in cui si trovava, di ciò che indossava e stava facendo quando un soldato israeliano gli ha sparato alla testa.

"Comprendere la moralità e la logica del governo israeliano è un compito che richiede di rovesciare completamente il modo normale di pensare," ha scritto la signora Hurndall. "Che speranze hanno i palestinesi quando un simile profonda mancanza di considerazione e di rispetto viene mostrata all'umanità, complessivamente e individualmente?"

(*) Tom Hurndall è deceduto il 13 gennaio 2004, ndt.
(**) IDF sta per Israel Defense Forces; si tratta delle forze armate israeliane.

SILENCED WITNESSES

Il filmato della BBC venne prodotto da John Sweeney, il cui articolo sugli omicidi, Silenced Witnesses [letteralmente, Testimoni messi a tacere], è stato pubblicato dal giornale britannico The Independent il 30 ottobre.
news.independent.co.uk/world/middle_east/article93639.ece

"Realizzare il filmato When Killing is Easy è stata l'esperienza traumatica più straziante della mia vita professionale," ha scritto Sweeney. "Ma era vitale che potesse venire utilizzato come prova - ed è stata veramente dura quando il governo israeliano e l'Israeli Defense Force (IDF) si sono rifiutati di parlarci."

Rachel Corrie, la prima dei tre a morire, stava difendendo la casa del Dr. Samir Nasser Allah facendo scudo con il proprio corpo a una ruspa, di fabbricazione statunitense, utilizzata dall'esercito israeliano per demolire le case dei palestinesi. Corrie faceva parte dell'International Solidarity Movement (ISM). I membri dell'ISM si piazzano tra le ruspe israeliane e le case che l'IDF vuole radere al suolo.

Le ruspe israeliane hanno raso al suolo migliaia di case palestinesi nei territori occupati della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. Le ruspe sono fabbricate principalmente dalla Caterpillar, una ditta di base nell'Illinois [in USA].

Stando a Tom Dale dell'ISM, un testimone oculare che aveva una visione chiara della scena di quell'incidente:

"L'uomo [che operava la ruspa] sapeva perfettamente che Rachel era là. La ruspa attese alcuni secondi sul corpo della ragazza e poi ingranò la retromarcia abbassando la pala cosicché Rachel, se fosse stata sotto la ruspa, sarebbe stata schiacciata per la seconda volta. Sollevò la pala solo successivamente, a distanza notevole dal corpo di Rachel."

"HO LA SCHIENA ROTTA"

"Ho la schiena rotta," disse Rachel a Alice Coy, anch'ella membro attivista dell'ISM, che era lì con lei.

Sweeney scrisse che il Dr. Yehudah Hiss, un patologo israeliano, notò che Rachel sembrava fosse stata investita da una ruspa. Hiss identificò la causa della morte nella [elevata] "pressione applicata al torace." Le scapole erano frantumate; la spina dorsale era spezzata in cinque punti e sei costole erano rotte. Il volto sembrava squarciato dalla pala di una ruspa.

L'IDF emanò un rapporto in cui si diceva che "Corrie non è stata investita da una macchina operatrice." Sweeney disse che tale rapporto poi aggiungeva che: "Per buona parte" Corrie era "nascosta alla vista di chi manovrava quella macchina."

Lo spezzone presente nel filmato della BBC dimostra che tali affermazioni sono false. Sweeney ha scritto che la famiglia di Rachel Corrie crede che il rapporto dell'IDF "sia una menzogna palese."

Il cineoperatore britannico James Miller è stato ucciso da un colpo d'arma da fuoco da un cecchino israeliano mentre usciva da una casa a Rafah con altri due giornalisti la notte del 2 maggio. Un cineoperatore dell'Associated Press TV News (APTN) ha ripreso l'intera scena.

Uno dei tre giornalisti mostrava una bandiera bianca; Miller illuminava la bandiera e l'altro giornalista metteva in evidenza il proprio passaporto britannico. Non c'erano sparatorie in corso e quella zona era calma come dimostra chiaramente il sonoro del filmato.

I tre percorsero a piedi circa 60 piedi [18 metri, ndt] verso un veicolo trasporto truppe delle forze armate israeliane per chiedere un passaggio in sicurezza per lasciare la zona quando venne sparato il primo colpo. "Siamo giornalisti britannici," gridò Saira Shah nel buio.

"Poi arrivò il secondo colpo che uccise James," ha scritto Sweeney. "È stato colpito frontalmente al collo. Il proiettile era israeliano, sparato, secondo un esperto forense, da meno di 200 metri [600 piedi] di distanza."

L'IDF sostiene che Miller fu colpito durante un fuoco incrociato benché nella registrazione dell'APTN non si odono colpi d'arma da fuoco eccetto i due sparati da [un cecchino su] un veicolo militare israeliano.

Un soldato israeliano a cui venne mostrato il filmato dell'APTN disse che quella troupe televisiva non assomigliava a un gruppo di terroristi islamici e concluse dicendo: "È stato un omicidio."


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(*) MIA, ovvero "Missing in Action", si traduce in "disperso in un'azione di guerra."