pagina principale di Hufschmid 
 indice degli scritti tradotti in italiano 

Il Mossad:
La connessione israeliana all’attacco dell’11 settembre

di Christopher Bollyn

7 aprile 2005

[l’originale è qui ]


Fotografia: David Rockefeller, che ha fatto costruire il World Trade Center, con il governatore [dello stato di New York] George Pataki, l’attuale sindaco della città di New York Michael Bloomberg [ebreo, ndt], e il sayan (*) del Mossad Ronald Lauder.


Gli investigatori e i mezzi di comunicazione di massa statunitensi hanno ignorato una quantità assolutamente notevole di prove che indicano il coinvolgimento, negli attacchi terroristici dell’11 settembre, dell’ente dei servizi segreti israeliani, ovvero il Mossad.

Fin proprio da quella mattina in cui gli aerei si sono schiantati contro il World Trade Center e contro il Pentagono, i notiziari hanno indicato il coinvolgimento dei servizi segreti israeliani negli eventi di quell’11 settembre – e nell’architettare le operazioni a “bandiera falsa” per le quali addossare la colpa ai terroristi arabi e usate per plasmare l’opinione pubblica perché supportasse una “Guerra al terrorismo” pianificata in anticipo.

Poco dopo la distruzione delle torri gemelle, i notiziari radiofonici avevano dato la notizia dell’arresto nel New Jersey di 5 “individui dall’aspetto mediorientale” che erano stati visti filmare ed esultare per i “crolli,” provocati dall’uso di esplosivi, del World Trade Center.

Questi individui, di una ditta di traslochi finta di base a Weehawken, nello stato del New Jersey, sono risultati essere agenti del servizio segreto militare israeliano, il Mossad. Oltretutto, il loro “furgone da trasloco” è risultato positivo agli esami per rivelare l’eventuale presenza di esplosivi.

Dominic Suter, un israeliano, titolare della Urban Moving Systems, ovvero questa “ditta di traslochi” finta, è scappato in fretta, o è stato lasciato scappare, in Israele prima che gli agenti dell’FBI potessero interrogarlo. Successivamente quegli agenti israeliani furono rimpatriati in Israele per violazioni minori legate al permesso di soggiorno [e così sottratti alle indagini].

Al tempo, il procuratore generale aggiunto [nel testo, Assistant Attorney General] incaricato delle indagini criminali era Michael Chertoff, l’attuale capo del Department of Homeland Security (**). Chertoff, il figlio della prima assistente di volo della compagnia aerea di bandiera israeliana El Al, pare abbia [anche] la nazionalità israeliana [oltre a quella statunitense ovviamente].

Successivamente, uno di quegli agenti israeliani ha affermato a un’emittente radiofonica israeliana che lui e gli altri erano stati mandati a “documentare l’evento” – l’evento che ha tolto la vita a circa 3.000 statunitensi.

Nonostante il fatto che evidentemente quegli israeliani arrestati nel New Jersey avevano una prescienza o addirittura erano coinvolti nella pianificazione dell’attentato dell’11 settembre, i principali mezzi di comunicazione statunitensi non hanno mai nemmeno affrontato la questione della complicità di Israele in quegli attacchi.

(*) I sayan sono individui residenti fuori da Israele non affiliati al Mossad ma disposti eventualmente ad aiutarlo nelle operazioni condotte all’estero, e secondo l’“ex-”agente del Mossad Victor Ostrovsky, sono scelti unicamente tra gli ebrei puri al 100%, ndt.
(**) Negli USA l’Homeland Security è un analogo del ministero degli interni in Italia, ndt.


GLI ISRAELIANI ERANO STATI AVVERTITI

Il 12 settembre 2001, l’edizione telematica del giornale israeliano The Jerusalem Post riportava che “il ministro degli esteri israeliano aveva raccolto i nomi di 4.000 israeliani che si credeva fossero nella zona del World Trade Center e del Pentagono al momento dell’attacco.”

Ciò nonostante, solamente 1 israeliano è stato ucciso nel World Trade Center, mentre 2 sono stati dati per morti nei “dirottamenti” degli aerei [di quell’11 settembre].

Benché sia stato riportato un totale di 3 israeliani morti nell’attentato dell’11 settembre, quelli che scrivono i discorsi del presidente statunitense George W. Bush hanno ingigantito fortemente il numero di israeliani morti, portandoli a 130, nel discorso del presidente statunitense a una sessione congiunta del Congresso degli USA tenutasi il 20 settembre 2001.

Il fatto che nel World Trade Center sia morto solamente 1 israeliano dei 4.000 che si pensa fossero presenti nella scena degli attacchi dell’11 settembre ha generato naturalmente una voce diffusa, per la quale sono state incolpate alcune fonti arabe, secondo cui gli israeliani erano stati avvisati di stare alla larga [dalla zona degli attacchi] quel giorno.

Nel 2003 Bret Stephens, caporedattore del The Jerusalem Post, ha scritto: “Non so [...] se questa storia sia stata all’origine di quella voce. [...] Posso dire che nella notizia da noi riportata non c’erano errori.”

IL SISTEMA DI MESSAGGI ISTANTANEI ODIGO

Prove che gli israeliani siano stati avvisati parecchie ore prima degli attacchi sono emerse in una ditta israeliana di servizi di messaggistica istantanea, la Odigo. Questa storia, una prova evidente della prescienza israeliana, è stata riportata solamente brevemente nei mezzi di comunicazione di massa statunitensi – ed è stata dimenticata velocemente.

Almeno 2 impiegati della ditta Odigo, la cui sede è in Israele, avevano ricevuto avvertimenti di un attacco imminente alla città di New York più di 2 ore prima che il primo aeroplano colpisse il World Trade Center. La succursale statunitense della Odigo ha i suoi uffici principali a 2 isolati di distanza dal World Trade Center. Gli impiegati della Odigo, tuttavia, non hanno passato quegli avvertimenti alle autorità della città di New York, un’azione questa che avrebbe potuto salvare migliaia di vite.

La Odigo ha una funzionalità chiamata People Finder [letteralmente, Rintracciatore di persone] che permette agli utenti di cercare e contattare gli altri utenti che condividono certe caratteristiche demografiche, quali la nazionalità israeliana.

È stato riportato che Alex Diamandis, il vice-presidente dell’Odigo, 2 settimane dopo quell’11 settembre, abbia detto: “È possibile che gli avvertimenti dell’attacco siano stati trasmessi agli altri membri dell’Odigo, ma la società non ha ricevuto nessun rapporto di altri che avrebbero ricevuto quel messaggio.”

L’indirizzo internet del mittente è stato dato all’FBI; è stato riportato che 2 mesi dopo l’FBI stava ancora indagando la questione. Da quella volta non ci sono state notizie al proposito riportate dai mezzi di comunicazione di massa.

La Odigo, come molte altre ditte israeliane di software, ha la propria sede e il suo centro di ricerca e sviluppo (R&D) a Herzliya, in Israele, la piccola cittadina a nord di Tel Aviv, dove, fatalità, si trovano i quartieri generali del Mossad.

Poco dopo quell’11 settembre, la Odigo è stata acquisita dalla Comverse Technology, un’altra ditta israeliana. Stando a quanto riportato, a distanza di meno di 1 anno, 5 dirigenti della Comverse Technology avrebbero guadagnato più di 267 milioni di dollari grazie a insider trading (*).

Tramite i fondi israeliani d’investimento di tipo “venture capital” (**), il Mossad fonda e finanzia orde di ditte di software che attualmente fanno affari negli Stati Uniti. Queste società con sede in Israele sono finanziate da fondi del Mossad, quali la Cedar Fund, la Stage One Ventures, la Veritas Venture Partners, e altre.

Come ci si può aspettare, i portafogli di titoli di queste società legate per finanziamenti al Mossad contengono solamente ditte con sede in Israele, quali la Odigo.

Scorrendo i siti internet, notevolmente simili, di questi fondi di venture capital israeliani e dei loro portafogli di titoli di aziende, non si può non notare che i protagonisti principali in questione condividono un profilo comune e sono spesso ex-membri dei “corpi dei servizi segreti israeliani” e veterani del Dipartimento di ricerca e sviluppo dell’aeronautica israeliana o di un altro ramo dei militari [israeliani]. La maggior parte si sono laureati al politecnico israeliano Technion ad Haifa, all’Interdisciplinary Center [letteralmente, Centro interdisciplinare] [nel seguito, IDC] del Mossad a Herzliya, o hanno seguito un programma militare per sviluppo di software.

L’IDC, un’università privata e senza fini di lucro, ha legami stretti con il Mossad. L’IDC comprende un istituto di ricerca con a capo Shabtai Shavit, ex-capo del Mossad dal 1989 al 1996, chiamato International Policy Institute for Counter-Terrorism [letteralmente, Istituto per le politiche internazionali di anti-terrorismo].

L’IDC comprende anche un Marc Rich Center for the Study of Commodities, Trading and Financial Markets [letteralmente, Centro Marc Rich per gli studi dei beni scambiati sui mercati borsistici, delle compravendite sui mercati borsistici, e dei mercati finanziari] e una Lauder School of Government, Diplomacy and Strategy [letteralmente, Scuola Lauder di governo, diplomazia, e strategia]. Il magnate dei cosmetici Ronald S. Lauder, un sostenitore del primo ministro israeliano Ariel Sharon e del suo Likud, un partito di estrema destra, ha fondato la scuola Lauder School of Government, Diplomacy and Strategy.

Lauder, presidente del Fondo Nazionale Ebraico [nel testo, Jewish National Fund] ed ex-direttore della Commission on Privatization [letteralmente, Commissione per le privatizzazioni] del governatore dello stato di New York George Pataki, è l’individuo chiave che ha spinto per la privatizzazione del World Trade Center e dell’ex-Stewart Air Force Base [una base dell’aeronautica militare statunitense situata nello stato di New York, ndt], sulla quale, stranamente, sono andate a convergere le traiettorie dei 2 aeroplani che hanno colpito le torri gemelle. Ronald Lauder ha avuto un ruolo significativo, sebbene non ne sia stata data notizia, nella preparazione dell’attentato dell’11 settembre.

Libby, la moglie di Pataki, è stata a libro paga di Lauder dal 2002 almeno e, secondo quanto riportato, nel 2004 ha guadagnato 100.000 dollari come consulente. Secondo il [giornale settimanale] The Village Voice [letteralmente, La voce del villaggio], tra il 1994 e il 1998, il governatore Pataki ha guadagnato circa 70.000 dollari per aver parlato a gruppi affiliati a Lauder.

(*) L’insider trading è il lucrare illecito dalla compravendita di titoli per i quali si conoscono informazioni interne non di pubblico dominio, ndt.
(**) I venture capital sono società che rischiano un capitale investendolo nell’avvio o nella crescita di un’attività ad alto potenziale di sviluppo, ndt.


A PTECH: UN’AZIENDA RITAGLIO

La Ptech, una ditta misteriosa di software, ha avuto legami con gli eventi di quell’11 settembre. Presumibilmente, la Quincy, una ditta con sede nel Massachusetts, era connessa all’associazione “Fratelli musulmani” e ai finanziatori del terrorismo arabi.

I legami sospettati di quella ditta con il terrorismo sono risultati in un’esame consensuale da parte dell’FBI nel dicembre 2002, che è trapelato immediatamente ai mezzi di comunicazione di massa. Le notizie riportate dai mezzi di comunicazione di massa dell’“incursione” dell’FBI alla Ptech hanno portato presto alla fine di quell’azienda.

La Ptech “produceva software derivato dal software PROMIS, aveva un nucleo governato da un sistema di intelligenza artificiale, e l’11 settembre 2001 era installato praticamente in tutti i sistemi di computer del governo statunitense e dei suoi enti militari,” stando al sito internet From the Wilderness (nel seguito, FTW) di Michael Ruppert.

“Inclusi la Casa Bianca, il Dipartimento del Tesoro (nello specifico il Secret Service) [letteralmente, Servizio segreto], l’aeronautica militare, la FAA (*), la CIA, l’FBI, entrambe le camere del Congresso degli USA, la marina militare, il Dipartimento dell’energia, l’IRS (**), la Booz Allen Hamilton, l’IBM, la Enron, e altro,” ha riportato l’FTW.

“Decisamente, coloro, chiunque essi siano, che hanno complottato l’attentato dell’11 settembre, quella mattina consideravano l’FAA un nemico. Scavalcare nella catena di comando i sistemi dell’FAA sarebbe stato il modo più efficace di assicurarsi il successo degli attacchi,” ha riportato l’FTW. “Allo scopo, l’FAA aveva bisogno di un’evoluzione del software PROMIS installato nei loro sistemi, cosa che la Ptech aveva appena fatto; la Casa Bianca e il Secret Service utilizzavano lo stesso software nei loro sistemi – probabilmente una versione modificata e superiore capace di «sorveglianza e intervento» sui sistemi.”

Ma il governo USA ha caricato inconsapevolmente nelle sue reti di computer maggiormente sensibili software capace di operazioni di “sorveglianza e intervento” prodotto da un’azienda legata al terrorismo, o la Ptech era semplicemente un’azienda “ritaglio” del Mossad?

A fondare la Ptech nel 1994 è stato Oussama Ziade, un immigrato libanese musulmano venuto negli USA nel 1985. Il dirigente originale della ditta addetto alla commercializzazione [nel testo, marketing] e ai sistemi d’informazione era Michael S. Goff, la cui ditta di pubbliche relazioni, la Goff Communications, attualmente rappresenta la Guardium, una ditta di software legata al Mossad.

E Goff appartiene a una dinastia di ebrei massoni benestanti appartenuti per decenni alla loggia di Worcester del Commonwealth n°600 del B’nai Brith. Perché dunque qualcuno fresco di laurea avendo conseguito il titolo di Juris Doctor [letteralmente, dottore in giurisprudenza] in legge ha lasciato una carriera promettente in legge per prendere parte a una azienda ultima arrivata finanziata da un libanese musulmano e da loschi finanziatori in Arabia Saudita?

“Come dirigente dei sistemi informatici (per la Ptech), Michael ha gestito la progettazione, il dispiegamento, e la gestione delle sue reti informatiche, per piattaforme Windows e Macintosh, per dati e comunicazioni vocali,” dice la pagina internet di Goff. “Michael ha effettuato anche l’addestramento del personale e gestito tutto l’approvvigionamento per il software, per i sistemi, e per le periferiche.”

L’American Free Press (***) ha chiesto a Goff, che ha lasciato il suo lavoro nello studio legale [nel testo, law firm] Seder & Chandler di base a Worcester nel 1994, come è potuto finire a lavorare alla Ptech. “Tramite un’agenzia di lavoro temporaneo,” ha detto Goff. Alla domanda su quale fosse il nome di quest’agenzia di lavoro temporaneo, Goff ha risposto di non ricordare.

Potrebbe essersi trattato della Mossad Temps, o forse della Sayan Placement Agency (****)?

Goff, responsabile commerciale originario del software della Ptech, ha detto di non sapere chi ha scritto il software che la Ptech ha venduto a molti enti governativi statunitensi. È qualcosa di credibile?

Goff lascia il praticantato in uno studio legale nella sua città natale per andare a lavorare, tramite un’agenzia di lavoro temporaneo, con un immigrato libanese mussulmano che vende software, e senza nemmeno sapere chi è che ha scritto quel programma?

L’American Free Press ha contattato gli enti governativi che, stando a quanto riportato, hanno il software della Ptech installato nei loro computer, e l’IBM, per chiedere loro se potessero identificare chi è stato a scrivere il codice sorgente del software della Ptech.

Al 7 aprile 2005, solamente il tenente comandante [nel testo, Lieutenant Commander] Ron Steiner del Naval Network Warfare Command (*****) della marina militare statunitense ha risposto. Steiner ha detto di aver controllato con un analista e che gli è stato detto che nessuno dei software della Ptech ha ricevuto l’approvazione per le reti informatiche che interconnettono le strutture [nel testo, enterprise networks] della marina militare statunitense.

(*) La Federal Aviation Administration (FAA) è l’ente statunitense incaricato di regolare e sovrintendere a ogni aspetto dell’aviazione civile, incluso il controllo del traffico aereo, ndt.
(**) L’Internal Revenue Service (IRS) è l’organo federale statunitense incaricato di riscuotere le tasse, ndt.
(***) Questo articolo è stato scritto quando Christopher Bollyn lavorava per l’American Free Press, prima che si rendesse conto che si trattava di un giornale manovrato dagli ebrei criminali, ndt.
(****) Queste 2 agenzie di lavoro temporaneo non esistono; si tratta si una battuta sarcastica; letteralmente, Mossad Temps si traduce in Agenzia per i lavori temporanei dei membri del Mossad, mentre Sayan Placement Agency in Agenzia di collocamento dei sayan, ndt.
(*****) Il Naval Network Warfare Command (NETWARCOM) [letteralmente Comando della rete navale per la guerra] è l’unità della marina militare statunitense con compiti di comando a livello tattico e di controllo delle reti della marina militare statunitense appunto, ndt.


Per altre informazioni sulla Ptech:
Bollyn-Ptech-I.html

Importante:

Christopher Bollyn e famiglia sono MIA (*)

La mia risposta è qui 

Nota: non so che fine facciano i soldi che donate a Bollyn, sia direttamente, che acquistando il suo libro! Christopher scriveva articoli gratis, finanziandosi con la vendita del suo libro per bambini ABC book e con le donazioni. Il suo bellissimo ABC book è descritto qui .

Fate circolare i collegamenti telematici ai suoi articoli e cercate di trovare più persone che si uniscano a noi nella nostra lotta per esporre la corruzione. Non permettere “loro” di eliminarci tutti! Mostrate che tutto ciò vi importa!

(*) MIA, ovvero “Missing in Action,” si traduce in “disperso in un’azione di guerra.”