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 indice degli scritti tradotti in italiano 

Attenzione!

Il sito internet Judicial-Inc, ora rimosso, era gestito segretamente dalla rete criminale giudaica  e conteneva propaganda molto sottile. Riportava, spesso, ma non sempre, fatti veri e di solito poco noti al pubblico, che usava come esca per distogliere il lettore dagli investigatori onesti , in particolare Eric Hufschmid e Christopher Bollyn (prima che fosse rapito), oltre che Robert Faurisson. A volte le conclusioni, tratte omettendo informazioni critiche, coprivano crimini ben peggiori di quelli evidenti a prima vista. Non fatevi ingannare dalla veemenza degli attacchi verso gli ebrei criminali sacrificabili; codesto sito internet proteggeva i nazisti della Seconda Guerra Mondiale (benché ammettesse l’olobufala), i finti sbarchi sulla Luna delle missioni Apollo, il rapimento di Bollyn, e sembrava intento a manipolare i lettori per lucrare dalla compravendita di oro. Cercava inoltre di provocare rabbia nei confronti degli ebrei, spesso ritratti con un aspetto maligno in fotografie ritoccate . Reazioni rabbiose alla rete criminale giudaica sono controproducenti; abbiamo bisogno di un’azione fredda, ponderata, efficace, e a tutto campo. Tenendo a mente che i criminali sono i meglio informati sui loro crimini, si vagli il presente scritto con la massima cautela.




18 febbraio 2013

[l’originale è qui ]





Judicial-Inc.
Al-Najaf, Iraq, 4 aprile 2004
La vendetta dei mercenari stipendiati 200.000 dollari all’anno (*)

degli estensori del sito internet Judicial-Inc.biz

24 aprile 2005

[l’originale è qui ]


(*) Vedere anche questo articolo sull’agguato che ha scatenato la vendetta in questione, ndt.





Al-Najaf, Iraq, 4 aprile 2004

L’esercito degli Stati Uniti ha permesso a quelli della Blackwater di massacrare i civili ad Al-Najaf [per vendicare l’agguato ai mercenari della Blackwater Security a Falluja, Iraq, del 29 marzo 2004, ndt].




La Blackwater Security

Alla Blackwater si reclutano Navy SEAL e Ranger delle forze armate statunitensi stipendiandoli 200.000 dollari all’anno.

La Blackwater è una società di fornitura di servizi di sicurezza e di addestramento con sede a Moyock, nella Carolina del Nord, orgogliosa dell’alto calibro del suo personale, tra il quale annovera molti ex-Navy SEAL. Conta 450 dipendenti in Iraq, molti dei quali forniscono servizi di sicurezza ai dipendenti della Coalition Provisional Authority (CPA) (**), tra i quali l’amministratore statunitense L. Paul Bremer, e ai vari personaggi famosi in visita in Iraq.

(*) I Navy SEAL e i Ranger sono corpi d’élite della marina militare statunitense e dell’esercito statunitense rispettivamente, ndt.

(**) La Coalition Provisional Authority (CPA), letteralmente Autorità provvisoria della coalizione, ha avuto il potere esecutivo, legislativo, e giudiziario in Iraq dal 21 aprile 2003 al 28 giugno 2004 a seguito dell’invasione di tale nazione da parte della Coalizione multinazionale in Iraq capeggiata dagli USA che nel 2003 aveva spodestato il governo di Saddam Hussein, ndt.




Al-Najaf, Iraq, 4 aprile 2004: La vendetta

Alcuni agenti israeliani organizzano una marcia di protesta nei pressi di un avamposto spagnolo.

Le donne musulmane marciano a lutto per alcuni morti.




La protesta si trasforma improvvisamente in un bagno di sangue

I manifestanti marciano verso una struttura fortificata per protestare contro la chiusura di un giornale locale e l’arresto di una personalità religiosa.





Quelli della Blackwater si erano dispiegati sui tetti in attesa

Nella difesa del quartier generale dell’autorità, vengono sparati migliaia di colpi e lanciate centinaia di granate da 40 mm. Fonti che, vista la delicatezza del lavoro del ruolo del personale della Blackwater in Iraq, hanno chiesto di rimanere anonime hanno segnalato che c’è stato un numero imprecisato di vittime tra gli iracheni.

Un portavoce della Blackwater ha confermato che l’azienda aveva stipulato un contratto per la fornitura di servizi di sicurezza all’Autorità provvisoria in Iraq dal 2003 al 2004, ma ha taciuto sull’incidente avvenuto domenica [4 aprile 2004].




È stata vendetta

L’articolo completo del Washington Post si trova qui.