pagina principale di Eric Hufschmid 
 indice degli scritti tradotti in italiano 

La disinformazione sull’attacco dell’11 settembre e la John Birch Society

di Christopher Bollyn

2005-05-06 — aggiornamento: nessuno

[l’originale è qui ]

Il The New American, pubblicazione portavoce della John Birch Society [1], sta cercando di appoggiare la versione ufficiale dell’attacco dell’11 settembre ignorando prove cruciali e attaccando ingiustamente gli investigatori indipendenti.

Fotografia: L’esplosione bianca è veramente una prova che confermerebbe la teoria di Partin secondo cui nell’impatto tra un velivolo con la fusoliera in alluminio e un muro “molto di quell’alluminio si sarebbe trasformato in vapore” — o piuttosto testimonia l’inizio della detonazione di una testata esplosiva ad alta energia?

Il rifiuto da parte del governo degli USA di pubblicare le prove “perfino ai comitati congressuali” è stato un invito e “perfino un’incitazione” al pubblico sospetto sugli eventi di quell’11 settembre, ha scritto William F. Jasper, un redattore capo della rivista conservatrice The New American, nella storia riportata sulla copertina del numero del 2005-05-02 intitolata “Il complotto dell’attentato dell’11 settembre: realtà e finzione.”

Un membro della John Birch Society ha consegnato di persona a William F. Jasper una copia sia del libro che del filmato di Eric Hufschmid sull’attentato dell’11 settembre.

Proseguendosi l’azione di insabbiamento della verità sull’attacco dell’11 settembre da parte della John Birch Society, quel membro ha invitato Hufschmid a una delle loro cene. Dopo cena sono andati entrambi da Jasper consegnandogli un altro paio di copie dei quei lavori di Hufschmid per assicurarsi che costui fosse consapevole delle informazioni in esse presenti.

Il fatto che Jasper e la John Birch Society hanno continuato a sostenere la versione ufficiale dell’attentato dell’11 settembre è una prova che sono a conoscenza della situazione e la stanno insabbiando!



William F. Jasper

Jasper si lagna che il governo statunitense continua ad attuare uno “schema ricorrente di segretezza e insabbiamento,” ma invece di criticare il governo USA per tenere nascoste le prove, Jasper attacca gli investigatori indipendenti che indagano sulla verità sull’attacco dell’11 settembre e che fanno uso delle prove disponibili.

“Il nostro obbiettivo,” ha scritto Jasper, “è smascherare alcune bufale.”

Le “bufale” che il The New American vuole smascherare sembrano essere qualsiasi spiegazione che differisce dalla versione ufficiale avanzata dallo stesso governo statunitense che rifiuta di rendere pubbliche prove cruciali, quali i filmati confiscati dell’attacco al Pentagono dell’11 settembre 2001.

“La versione ufficiale dell’attacco al Pentagono è stata l’obbiettivo principale delle critiche,” scrive Jasper, il quale tenta di difendere 3 punti sui quali la versione ufficiale è stata criticata: il foro nella parete del Pentagono di dimensioni ridotte se confrontate alle dimensioni del Boeing 757 che avrebbe colpito il Pentagono, la mancanza di rottami dell’aeroplano, e la difficoltà di effettuare certe manovre di volo.

Due critici notevoli della versione ufficiale menzionati da Jasper sono Eric Hufschmid, autore del libro Painful Questions, e Dave vonKleist [2], produttore del filmato In Plane Site.

Sia vonKleist che Hufschmid hanno presentato prove fotografiche che mostrano una turbina di un motore di aereo – molto più piccola delle 2 dei motori montati su un Boeing 757 – trovata al Pentagono, e oggetto di un’indagine da parte dell’American Free Press [3].

Loose Change [4], di Dylan Avery, è un nuovo filmato sull’attentato dell’11 settembre (disponibile nel sito internet LetsRoll911.net) che riporta i risultati di alcune indagini dell’American Free Press sulla parte inspiegata di motore ritrovato e mostra altre 2 parti trovate al Pentagono, sostenendo che non appartengono a un Boeing 757.

“Se potessero provarlo, lo farebbero,” ha detto all’American Free Press il colonnello (dell’aeronautica militare statunitense, in pensione) George Nelson a proposito della mancata esibizione di un frammento recuperato nella scena dello schianto, avvenuto quell’11 settembre, di un velivolo riconducibile al volo 77, “ma non sono in grado di farlo.”

“È impossibile che le parti munite di numeri seriali che le rendono rintracciabili [5] (…) siano andate tutte distrutte completamente,” ha detto Nelson, un funzionario addetto alla manutenzione dei velivoli con 30 anni di carriera alle spalle.

“In tutta la mia carriera non ho mai visto un carrello d’atterraggio completamente distrutto,” ha aggiunto Nelson. “Il carrello d’atterraggio è indistruttibile.”

Il filmato Loose Change mostra anche un’intervista con il direttore della scuola di volo all’aeroporto Maryland airport nella quale Hani Hanjour, il pilota che presumibilmente avrebbe fatto schiantare il volo che ha colpito il Pentagono, aveva ricevuto voti bassi per le sue scarse capacità di pilotare un aereo.

“Jasper sta cercando di distrarre il pubblico,” ha detto Hufschmid. “È importante che il pubblico veda le prove. Ci sono persone in tutto il mondo che stanno mettendo in dubbio la spiegazione ufficiale dell’attacco dell’11 settembre. Sta montando la rabbia nei confronti del governo statunitense, ma il pubblico non capirà che cosa sta succedendo se non vedrà il materiale che ha dato vita a questa controversia.”

Per stilare il suo articolo, Jasper non ha contattato né Hufschmid né vonKleist, ma si è basato sui commenti forniti dal generale di brigata (dell’aeronautica militare statunitense, in pensione) Benton K. Partin per cercare di dimostrare che un Boeing 757 si sarebbe schiantato contro il Pentagono percorrendo l’ultimo tratto rasoterra a 530 miglia all’ora [circa 850 chilometri all’ora].

La teoria di Partin

Partin, ex-direttore dello U.S. Air Force Armaments Technology Laboratory [6], sostiene che molto di quell’alluminio della fusoliera dell’aeroplano che si sarebbe schiantato contro il Pentagono si sarebbe vaporizzato all’impatto, producendo un’esplosione bianca al Pentagono. Partin inoltre ha affermato che il breve lampo di luce bianca che è stato filmato al momento dello schianto dell’aereo contro la torre sud [7] delle torri gemelle sarebbe stato generato dallo stesso fenomeno.

“Facendo impattare ad alta velocità un aeroplano d’alluminio contro una struttura di cemento [armato], si ottiene esattamente ciò che è accaduto al Pentagono quell’11 settembre,” ha detto Partin. “La sezione trasversale frontale della distribuzione della massa dell’aeroplano, comprende come perimetro un tubo di alluminio con correntini. All’impatto alla velocità di 700 - 800 piedi al secondo [circa 770 - 870 chilometri all’ora] con una parete esterna, molta dell’energia cinetica dell’aeroplano si converte in energia termica, e molto dell’alluminio vaporizza, e brucia trasformandosi in ossido di alluminio.”

“Questo è il motivo per cui nei fotogrammi ripresi dalla telecamera di sorveglianza del Pentagono, prima si vede il fotogramma con un lampo bianco brillante subito prima del fotogramma in cui si vede una palla di fuoco arancione, ovvero il carburante d’aviazione che brucia. Il cilindro l’alluminio – la fusoliera dell’aeroplano – si comporta come un esplosivo a carica cava che penetra una lastra d’acciaio: continua a penetrare fino a che non si consuma,” ha detto Partin. “Un Boeing 757 è lungo oltre 150 piedi [circa 46 metri], e dunque penetrerà un bel po’ prima di esaurirsi. Le ali hanno una sezione trasversale della distribuzione della massa di gran lunga inferiore e inoltre sono riempite di combustibile, motivo per cui di esse rimane poco eccetto piccoli frammenti.”

“Come una formina da cucina nei confronti dell’impasto per biscotti,” ha dichiarato Partin all’American Free Press. Secondo Partin, la fusoliera in alluminio dell’aeroplano viaggiava molto più veloce di un proiettile di pistola al momento di forare l’esterno della parete rivestita esteriormente in pietra calcarea e ha penetrato 9 piedi [circa 2 metri e mezzo] di cemento armato nei 3 anelli più esterni del Pentagono, finendo con aprire un foro di 12 piedi [circa 3 metri e mezzo] nella parete più interna dell’anello denominato “C.”

Lo stesso fenomeno avrebbe provocato i lampi di luce che si sono visti alle torri gemelle nel filmato di vonKleist, secono Partin, che ha aggiunto: “Al momento dell’impatto del muso degli aerei contro gli edifici, scaturisce un lampo luminoso dovuto all’alluminio, lo stesso che si è visto al Pentagono. Ciò è ovvio per chiunque abbia familiarità con la fisica, la chimica, e ciò che succede all’impatto ad alta velocità dell’alluminio contro una struttura.”

L’esplosione bianca vista al Pentagono e i lampi visti all’impatto degli aerei contro le torri gemelle sono tuttavia molto differenti. Il bagliore bianco al Pentagono è lo scoppio iniziale di un’esplosione che poi diventa arancione, mentre i lampi alle torri gemelle sono molto brevi e avvengono una frazione di secondo prima dello schianto degli aeroplani contro le torri gemelle.

I critici, quali vonKleist, dicono che quei lampi bianchi sono una prova che a colpire gli edifici siano stati missili. Il filmato In Plane Site si focalizza su quella che appare essere un’anomalia strutturale sotto pancia dell’aeroplano che ha colpito la torre sud del World Trade Center, e che vonKleist sostiene sia dovuta alla presenza di un oggetto a forma di uovo allungato [8].

Si vede un oggetto bianco che viene emesso da sotto la pancia dell’aeroplano quando è in prossimità della torre sud del World Trade Center. Quest’oggetto genera un lampo bianco all’impatto con la parete della torre in questione, leggermente sulla destra della fusoliera dell’aereo. Si pensa che questi missili siano penetratori all’uranio impoverito utilizzati per innescare le successive conflagrazioni. Ciò, secondo Hufschmid, potrebbe spiegare l’enorme lavoro di decontaminazione eseguito dal lavoratori nel sito del Pentagono subito dopo l’attacco.

A proposito della teoria di Partin secondo cui parti del velivolo in alluminio sarebbero vaporizzati impattandosi, mentre la fusoliera di spessore sottile sarebbe penetrata attraverso 9 piedi di cemento armato, Paul F. Mlakar, direttore tecnico del Pentagon Building Performance Report [9] finanziato dall’American Society of Civil Engineers [10] (ASCE), ha commentato all’American Free Press: “Sono un po’ scettico.”

Mlakar, con il U.S. Army Corps of Engineers [11], ritiene che il foro di 12 piedi nell’anello “C” sia stato provocato dall’impatto di una “valanga di rottami.” È lì che è stata trovata la scatola nera, ha detto Mlakar. Il National Transportation Safety Board [12] (NTSB), che ha ricevuto la scatola nera, ha detto a Mlakar che l’aereo viaggiava a 460 nodi, ovvero 530 miglia all’ora [circa 850 chilometri l’ora]. L’NTSB si rifiuta di dire alcunché sulle scatole nere dicendo di avere passato tutti i dati all’FBI.

“I Boeing 757 non raggiungono quelle velocità. Quell’aeroplano semplicemente non era in grado di viaggiare a quella velocità,” ha dichiarato all’American Free Press Russ Wittenberg, un pilota in pensione delle compagnie aeree United Airline e Pan Am. “Avrebbe superato i suoi limiti di velocità in termini di velocità rispetto all’aria e di velocità di Mach. Quell’aereo semplicemente non avrebbe potuto eseguire quelle manovre. La velocità limite di Mach per un Boeing 757 è di circa 360 nodi [circa 670 chilometri l’ora] a una quota di 23.000 piedi [circa 7000 metri],” ha detto Wittenberg.

A proposito della virata stretta discendente eseguita dal velivolo che ha colpito il Pentagono volando nell’ultimo tratto rasoterra, Wittenberg ha detto: “Gli unici velivoli che avrebbero potuto eseguire quella manovra sarebbero stati un aereo da caccia ad alte prestazioni, o un aereo-drone teleguidato munito di motore a reazione, o un missile da crociera.”

“La fusoliera di un Boeing 757 non apre un foro di 16 piedi [quasi 5 metri],” ha detto Wittenberg. “All’impatto l’alluminio della fusoliera si sarebbe sbriciolato come il guscio di un uovo. L’alluminio non si vaporizza in quelle condizioni.”

“Non c’è titanio perforante-blindature nel muso di un Boeing 757,” ha detto Wittenberg. “Il lampo bianco che si vede nel filmato del Pentagono è conseguenza della detonazione di un esplosivo ad alta energia. Il foro di 12 piedi è stato aperto da un missile o da un velivolo con un singolo motore a reazione che portava il missile. Se a colpire il Pentagono fosse stato un Boeing 757 ci sarebbero stati 2 fori del genere [e cioè uno per motore].”

“La Boeing tacerà,” ha risposto la portavoce Liz Verdier alla domanda sul limite di Mach per il modello Boeing 757, “Che importa?,” ha detto, “La velocità a cui andava è irrilevante.”

Alla domanda sulla teoria di Partin secondo cui un aeroplano con la fusoliera in alluminio vaporizzerebbe all’impatto e contemporaneamente penetrerebbe il cemento armato per oltre 9 piedi, Marion Fulk, un chimico-fisico in pensione esperto di uranio impoverito, ha dichiarato all’American Free Press: “Ritengo che Partin dica una sciocchezza (…). È più probabile che penetrino i motori in titanio piuttosto che la fusoliera.”



Note del Traduttore

[1] La John Birch Society (JBS) è un’associazione fondata in USA nel 1959 che si dichiara di idee conservatrici, contrarie alle idee comuniste, totalitariste, anarchiche, e a favore di un governo con poteri limitati. Solitamente viene considerata dai mezzi di comunicazione di massa come un’associazione di estrema destra. Sul fatto che la John Birch Society sia manipolata dai giudei, vedere per esempio qui e qui .
[2] Per ulteriori informazioni sulla teoria secondo cui gli aerei che si sono schiantati contro le torri gemelle avessero sotto la pancia oggetti a forma di uovo allungato, forse capsule porta-missile o porta-bomba, vedere questo articolo.
[3] Questo articolo è stato scritto quando Christopher Bollyn lavorava per l’American Free Press, prima che si rendesse conto che si trattava di un giornale manovrato dagli ebrei criminali.
[4] Anche il filmato Loose Change di Dylan Avery, Korey Rowe e Jason Bermas è propaganda finalizzata a proteggere per quanto possibile la rete criminale giudaica responsabile dell’attacco dell’11 settembre; si veda al proposito per esempio questo scritto.
[5] Le componenti importanti degli aeroplani sono sostituite regolarmente poiché sottoposte a un programma di manutenzione preventiva.
[6] “U.S. Air Force Armaments Technology Laboratory” è traducibile in “Laboratorio Tecnologico di Armamenti dell’Aeronautica Militare Statunitense.”
[7] Al momento non esistono filmati di dominio pubblico dello schianto dell’aereo contro la torre nord.
[8] “Oggetto a forma di uovo allungato,” nel testo: pod.
[9] “Pentagon Building Performance Report” è traducibile in “Rapporto sulla Prestazione dell’edifico detto il Pentagono.”
[10] “American Society of Civil Engineers” è traducibile in “Associazione statunitense degli ingegneri civili.”
[11] “U.S. Army Corps of Engineers” è traducibile in “Corpo degli Ingegneri dell’Esercito USA.”
[12] “National Transportation Safety Board” è traducibile in “Comitato Nazionale per la Sicurezza dei Trasporti.”

Attenzione!

Christopher Bollyn e famiglia sono Missing in Action (*)

La mia risposta alla domanda “Che cosa è successo a Bollyn?” è qui 

Nota: Non so che fine facciano i soldi che donate a Bollyn, sia direttamente, che acquistando il suo libro! Christopher scriveva articoli gratis, finanziandosi con la vendita del suo libro per bambini ABC book e con le donazioni. Il suo bellissimo ABC book è descritto qui .

Fate circolare i collegamenti telematici ai suoi articoli e cercate di trovare più persone che si uniscano a noi nella nostra lotta per esporre la corruzione. Non permettere “loro” di eliminarci tutti! Mostrate che tutto ciò vi importa!

(*) “Missing in Action” è traducibile in “dispersi in un’azione di guerra.”